icon

Letteratura, cinema, educazione fisica

Autore: prof. Danilo Ramirez

 

Nel 1892 Edmondo De Amicis pubblica con l’editore Treves di Milano il libro
FRA SCUOLA E CASA. BOZZETTI E RACCONTI .
Si tratta di una raccolta di racconti ambientati nel mondo della scuola di quel periodo.
Sono gli anni in cui il Regno d’Italia  è impegnato nella lotta all’analfabetismo (nel 1861, anno della costituzione del Regno, ben il 75% degli italiani non sanno leggere e scrivere),   De Amicis era popolarissimo in tutto il paese grazie all’enorme successo ottenuto dal suo libro  CUORE che, pubblicato nel 1886, era già stato tradotto in tutte le lingue del mondo compresi russo, giapponese, arabo, greco, olandese, croato e altre.
La serie di racconti FRA SCUOLA E CASA assume quindi anche un significato di vettore di propaganda della scuola pubblica della cui importanza De Amicis è forte sostenitore.
La raccolta presenta un livello di qualità disomogeneo, alcuni racconti sono ripetizioni di testi già proposti altrove, altri semplici bozzetti. Lo stesso De Amicis mette le mani avanti in una lettera all’allora ministro della Pubblica Istruzione Ferdinando Martini: ““Vi prego di non sciupare il vostro tempo prezioso leggendo il mio libro. Il quale non è un libro, ma un polpettone che desidero passi inosservato e che non avrei mai pubblicato se quest’anno non mi fosse cascato addosso l’Esattore con immensa ferocia”.
Lo scrittore è troppo severo con se stesso e la sua autocritica appare quasi come un vezzo: i racconti sono gradevoli e uno emerge sugli altri per l’innegabile valore letterario e non solo, si tratta di AMORE E GINNASTICA che possiamo considerare quasi un romanzo breve. dato che in tutte le sue edizioni supera le 100 pagine.
La storia è ambientata nella Torino di fine ‘800 ed è incentrata sulla improbabile storia di amore tra la maestrina Maria Pedani e il ragionier Celzani, amministratore del signorile palazzo situato nel centro storico di Torino dove vivono tutti i protagonisti del romanzo.
Storia improbabile a causa dei diversi, diremmo opposti, caratteri dei due protagonisti.
La maestra è giovane, bella, dinamica e dedica tutta la sua vita alla diffusione della ginnastica nella scuola, convinta paladina del beneficio che ne possono trarre i giovani.
Il ragioniere vive con l’anziano zio, proprietario dello stabile, ed è per contro goffo e impacciato anche nei modi, chiamato don Celzani dagli inquilini della casa per il suo passato di seminarista.
Il racconto è attraversato da una sottile ironia, De Amicis mostra tutta la sua abilità di grande scrittore nel descrivere la crescente disperazione del ragioniere di fronte al netto rifiuto della maestra alle sue richieste di matrimonio e sa collocare intorno ai due protagonisti una serie di personaggi ben caratterizzati e complementari alla storia.
Per giudicare il valore di questo racconto bastano le parole con cui Italo Calvino definì il racconto quando nel 1971 ne curò una edizione per Einaudi.
Probabilmente il più bello, certo il più ricco di humour, malizia, sensualità, acutezza psicologica che mai scrisse Edmondo De Amicis”.
Il racconto assume notevole importanza anche per quanto riguarda la corretta e articolata documentazione storica a proposito delle teorie ginnastiche.
Nel 1878 uscì la Legge De Sanctis, prima legge organica del nuovo stato italiano in materia di educazione fisica: con essa veniva riconosciuta la ginnastica femminile, la formazione professionale dei docenti, una commissione per l’elaborazione dei programmi.
De Amicis dimostra di conoscere bene l’argomento che ha scelto come tema base della sua storia: le citazioni sono corrette, la terminologia è appropriata, così come nomi e riviste di cui il racconto è perfuso.
Bisogna sapere che la legge De Sanctis provocò un dibattito molto acceso  proprio attorno alla ginnastica femminile: alla fine del 1800 c’era chi la considerava utile e necessaria ma anche chi addirittura la riteneva dannosa per la salute delle fanciulle.
De Amicis crede nella ginnastica come attività fondamentale per un corretto sviluppo dei giovani e delle giovani, AMORE E GINNASTICA riesce nel risultato di offrire un messaggio importante, un documento storico  corretto e un racconto più che gradevole.
Nel 1973 il regista Luigi Filippo D’Amico firma la regia del film omonimo tratto dal racconto del grande scrittore torinese.
La sceneggiatura è scritta dallo stesso regista insieme a due grandi nomi del cinema italiano, Suso Cecchi D’Amico e Tullio Pinelli.
Protagonisti Senta Berger e Lino Capolicchio insieme ad una serie di bravissimi caratteristi del cinema italiano di quegli anni.
Musiche di Armando Trovaioli, autore di alcune tra le melodie più conosciute nella storia della musica italiana.
L’opera di D’Amico  rispetta nel complesso la delicatezza e l’ironia del racconto, gli autori si prendono quelle libertà che sempre si possono notare nella trasposizione cinematografica di un testo letterario ma il film che ne risulta trasmette la stessa ironia ed è fedele alla collocazione storica del De Amicis.


 

Scienze motorie