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CINEMA E SPORT: GLI OSCAR

Autore: prof. Danilo Ramirez


MOMENTI DI GLORIA (Gran Bretagna, 1981), regia di Hugh Hudson, con Ben Cross, Ian Charleson, John Gielgud, Lindsay Anderson, Ian Holm, durata 123’
ROCKY (Usa, 1976) , regia John G. Avildsen, con Sylvester Stallone anche autore della sceneggiatura, durata 119’
TORO SCATENATO (Usa 1980), regia Martin Scorzese, con Robert De Niro, Joe Pesci, Frank Vincent, durata 129’
Il cinema ha sempre riservato una particolare attenzione alle storie di ambientazione sportiva realizzando molti film pregevoli e popolari.
Alcuni di questi film hanno ricevuto anche importanti riconoscimenti, tra i quali il più ambito ed anche il più famoso è sicuramente il premio Oscar che viene assegnato ogni anno in America dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, costituita da oltre 6000 membri votanti che sono tutte personalità di livello mondiale nell’ambiente del cinema cioè attori, registi, produttori, sceneggiatori ed altri.
Le categorie dell’Oscar sono molte, naturalmente la più importante è quella che premia il miglior film ma anche il miglior attore/attrice o regista sono di altissimo livello e comunque fregiarsi della statuetta in una categoria cosiddetta secondaria, come può essere montaggio o costumi o scenografia, è pur sempre ritenuto un altissimo riconoscimento al valore professionale di chi lo riceve.
Il film sportivo che ha ricevuto più Oscar è Momenti di Gloria, ben 4 statuette come miglior film, migliore sceneggiatura, migliori costumi (c’è anche un po’ di Italia in questo film perché l’oscar per i costumi venne assegnato a Milena Canonero, che ha vinto per ben tre volte il premio nella sua carriera) e miglior colonna sonora con l’indimenticabile musica di Vangelis.
Tre Oscar per Rocky, miglior film, miglior regia e miglior montaggio.
Due infine gli oscar per Toro scatenato, miglior attore protagonista e miglior montaggio.
Gli oscar ai film sportivi confermano la consuetudine del cinema nel ricavare le sue storie dalla realtà: ben due su tre infatti si riferiscono a fatti accaduti nella storia dello sport.
Momenti di gloria racconta in forma romanzata e non totalmente aderente a quanto davvero accaduto la storia di Eric Liddell e Harod Abrahams, due atleti britannici che parteciparono alle Olimpiadi del 1924, svoltesi a Parigi.
Liddell era un fortissimo velocista ma non partecipò alla sua gara  preferita, i 100 metri, in programma di domenica, perché la sua forte fede religiosa gli impediva di lavorare o far sport nel giorno santificato al Signore.
L’atleta si iscrisse ai 400 metri, dove era meno accreditato e li vinse stabilendo il nuovo record mondiale.
Abrahams dal canto suo, vinse i 100 metri a sorpresa contro i favoriti velocisti americani.
L’anno successivo alle Olimpiadi Liddell abbandonò la carriera sportiva e divenne missionario in Cina dove morì alcuni anni dopo, Abrahams invece lavorò per tutta la vita come giornalista di atletica e commentatore sportivo per la BBC.
Anche Toro scatenato racconta la vera storia del pugile italo-americano Jake La Motta, giunto al titolo mondiale nella categoria pesi medi nel 1949.
La Motta difese il titolo per due incontri poi lo perse nel 1951 contro il rivale Sugar Ray Robinson. La sua vita proseguì in maniera molto movimentata a causa del carattere turbolento, dapprima ebbe grossi problemi con i familiari e poi finì addirittura in prigione con una accusa di sfruttamento della prostituzione. Insomma la classica storia dell’atleta maledetto, tanto bravo nello sport quanto sprovveduto nella vita.
Da sottolineare l’intensa interpretazione di Robert De Niro che arrivò ad ingrassare di 30 chili per recitare la parte di La Motta anziano. Il film è inserito nei migliori cento film americani di tutti i tempi dall’American Film Institute.
Rocky è invece una storia di fiction che Sylvester Stallone scrisse dopo aver assistito ad un incontro di boxe, valido per il campionato del mondo, del grande Muhammad Alì.
A dire la verità l’ispirazione non gli venne dal famoso pugile bensì dalla resistenza del suo sfidante, praticamente sconosciuto, che fu in grado di mettere più volte in difficoltà il campione prima di soccombere all’ultima ripresa.
Il film fu girato con un budget ridotto ed in soli 28 giorni, molte scene furono anche improvvisate sul momento.
Stallone all’epoca era poco conosciuto e dovette insistere con la produzione per poter interpretare il ruolo del protagonista; alla sua uscita il film fu un successo mondiale, a fronte di un costo di 1,1 milioni di dollari ne incassò addirittura 225.
All’accoglienza del pubblico seguì anche quella della critica con i tre oscar a suggello finale. Nel corso degli anni Stallone realizzò altri 4 film incentrati sulla storia del pugile Rocky Balboa.
Da rilevare che, grazie a Rocky, Sylvester Stallone ricevette la nomination come miglior attore e miglior sceneggiatore per lo stesso film, la concomitanza è accaduta solo tre volte nella storia del cinema, gli altri due sono artisti che questa storia l’hanno scritta con parole indelebili: Charlie Chaplin e Orson Welles.

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