Non si vede bene che col cuore

Non si vede bene che col cuore

02-10-2025

Non si vede bene che col cuore

02-10-2025

Fabrizio Scanzio, Enrico Martinelli e Gianmarco Macchieraldo

E’ una verità universalmente riconosciuta che “d’un classico ogni rilettura sia una lettura di scoperta come la prima”. Questo è stato particolarmente vero per il numeroso pubblico che sabato scorso ha potuto assistere a Palazzo Gromo Losa, anche in piedi nel cortile, allo spettacolo “Non si vede bene che col cuore” nel quale narrazione, canzone, immagine, danza e riflessione si sono mescolate per accompagnarci lungo il viaggio de “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupery.

Con la sapiente regia di Massimo Negro, Cristina Colonna ha raccontato la storia; Mauro Mazzia ha scritto testi e musiche di canzoni magistralmente interpretate da tanti bravi musicisti biellesi; una coppia di giovani ballerini si è esibita in morbide danze; Enrico Martinelli, dirigente scolastico, Fabrizio Scanzio, docente di storia e filosofia, e Gianmarco Macchieraldo, nostro docente di lettere, hanno portato le loro riflessioni confermando un’altra verità universalmente riconosciuta: “è classico ciò che persiste come rumore di fondo anche là dove l’attualità più incompatibile fa da padrona.”

E così, in questo momento storico così tragico e disumano, i tre prof ci hanno ricordato la profonda umanità del biondo piccolo principe, con tutti i suoi incontri, i luoghi che attraversa, tutti gli oggetti e gli animali che diventano altrettanti simboli della vita degli uomini.

Bisogna estirpare il male; capire ed amare ciò che è speciale per noi; la felicità si ottiene solo in relazione agli altri e prendendoci cura di chi è per noi importante; l’amore non è possesso e significa saper lasciare andare; la ricerca dell’effimero ci allontana dalla felicità, perché “non si vede bene che col cuore. L’essenziale resta invisibile agli occhi”. Ecco il grande segreto che la volpe rivela al piccolo principe, la verità che gli uomini hanno dimenticato, la verità che questo classico e la grande interpretazione collettiva vista sabato devono farci ricordare.

Non si vede bene che col cuore